Uomo politico ed economista italiano. Fece parte del governo della Repubblica
Romana. Deputato nel 1860, senatore nel 1872, presidente della Corte dei Conti
(1893), Ministro dell'Agricoltura e Commercio con Minghetti (1873-76), dei
Lavori pubblici con Crispi (1889) e del Tesoro con Saracco (1901). Ha lasciato
numerosi scritti, fra i quali:
La contabilità di Stato, 1895;
La Corte dei Conti, 1895;
La vita politica di contemporanei
illustri, 1895 (Cesena 1829 - Marradi, Firenze 1914).